Offida, uno dei borghi più belli d’Italia, ogni anno accoglie con grande entusiasmo l’arrivo del Carnevale; un evento storico che quest’anno raggiunge il suo 500° anniversario. Quello di Offida è un carnevale trascinante, dove tutti si sentono coinvolti in una festa ancestrale e pagana che ingloba ogni cosa, che schiaccia i corpi l’uno contro l’altro tra musica, coriandoli e corrida.
La tradizione vuole che i festeggiamenti entrino nel vivo il giovedì grasso, quando il sindaco consegna le chiavi della città ai componenti delle congreghe storiche, e da quel momento, per tutta la durata del Carnevale, il paese è simbolicamente nelle loro mani.
A caratterizzare il Carnevale offidano sono le manifestazioni folkloristiche de Lu Bov Fint e dei V’lurd, che si svolgono rispettivamente il venerdì e il martedì grasso.

Lu Bov Fint è una caccia spietata che gli offidani fanno a un finto bove che scalpita, incorna e corre per le vie del borgo, mentre un’immensa folla lo segue e lo aizza. Al tramonto il bove viene “mattato” davanti alla loggia del palazzo comunale e portato via trionfalmente, tra gioia e malinconia. Durante questa manifestazione gli offidani indossano lu guazzarò, il costume tradizionale composto da un saio di tela bianca e un fazzoletto rosso al collo.




La manifestazione dei V’lurd celebra la fine del carnevale offidano. La processione è caratterizzata dai V’lurd, dei lunghi fasci di canne riempiti di paglia che al calar del sole vengono accesi e portati sulle spalle lungo le strade del borgo fino al falò in piazza, in un’atmosfera mistica e quasi sacra.





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